Ginecomastia

La ginecomastia è la presenza di una mammella insolitamente sviluppata nell’uomo. Contrariamente a quanto si pensi è un inestetismo abbastanza frequente. Può essere congenito e manifestarsi già alla pubertà, oppure acquisito e può manifestarsi con il tempo per l’età o in seguito ad aumento e diminuzione di peso. Quando presente è fonte di grande imbarazzo nei rapporti interpersonali, sia con altri maschi che con le donne. 

Esistono tre tipi di ginecomastia: la ginecomastia vera, mista, e falsa.

  1. ginecomastia vera: eccessivo sviluppo del tessuto ghiandolare;
  2. ginecomastia mista: eccessivo sviluppo sia del tessuto ghiandolare che adiposo, è la più frequente fra le ginecomastie
  3. ginecomastia falsa: eccessivo sviluppo del tessuto adiposo (Lipomastia), senza aumento della quota ghiandolare (PseudoGinecomastia).

Cause

  1. Ginecomastia puberale: si manifesta in una grande percentuale di adolescenti tra i 14 ed i 16 anni; è spesso asimmetrica, talvolta monolaterale, sovente di modesta entità e tende a regredire nel giro di qualche mese. Talvolta, per il sopravvenire di processi fibrotici può non regredire. Essa è causata dal transitorio aumento degli estrogeni che solitamente precede il completamento della pubertà.
  2. Ginecomastia senile: compare durante l’invecchiamento ed è secondaria alla riduzione dei livelli di testosterone libero ed all’aumento della conversione periferica degli estrogeni che più frequentemente si osserva negli anziani obesi. 
  3. Cause Endocrine:
  1. Cause non endocrine:
  • Neoplasie (epatomi, carcinomi bronchiogeni)
  • Cirrosi epatica
  • Emodialisi
  • Rialimentazione
  • Farmaci Estrogeni (terapia del carcinoma prostatico o nel transessualismo); gonadotropina corionica
  • Farmaci antiandrogeni (flutamide, spironolattone, ciproterone acetato, cimetidina) o interferenti con la sintesi degli androgeni (chetoconazolo, agenti alchilanti)
  • Farmaci (digitale, isoniazide, vitamina D, anoressizanti adrenergici) possono amplificare l’effetto estrogenico. 

Terapia

La terapia della ginecomastia è solo chirurgica e consiste nell’asportazione del tessuto mammario (sia quello adiposo che quello ghiandolare), e spesso anche della cute in eccesso. In questo modo è possibile conferire al torace un aspetto più piatto e tonico.

Non esistono limiti di età per sottoporsi a questo tipo di intervento, anche se preferibile operare dai 15-16 anni in poi e cioè quando è conclusa la fase puberale. L’intervento è di ginecomastia, associato a liposuzione, può essere effettuato anche negli uomini. Si deve valutare con attenzione l’intervento nei soggetti che fanno abuso di sostanze come farmaci anabolizzanti, alcool o droghe leggere, che possono determinare l’insorgenza della ginecomastia.

La terapia chirurgica della ginecomastia può essere fatta da sola o in associazione ad altri interventi di chirurgia estetica del tronco quali Liposuzione addome o addominoplastica.

Noi riteniamo la prima visita il momento più importante di contatto fra Paziente e Chirurgo. Come tutti gli interventi di chirurgia estetica anche la ginecomastia è un intervento molto personalizzato e, come tale, necessita di un’accurata visita specialistica. Durante la prima visita il chirurgo valuterà la forma e le dimensioni del seno, dell’areola e del capezzolo, la quantità di pelle ed in base alla sua valutazione illustrerà che risultati potrà ottenere utilizzando le più idonee e innovative tecniche per il caso in esame. Valutato lo stato clinico, possibili complicazioni e rischi, deciso il tipo di intervento da eseguire, prescriverà le analisi necessarie e darà istruzioni precise sull’alimentazione pre e post-operatoria, sull’assunzione di farmaci, alcool e sigarette.

Anestesia

L’intervento di riduzione del seno maschile viene generalmente eseguito in anestesia locale con sedazione in regime di day-hospital. Raramente si utilizza anestesia generale. Non è mai necessaria 1 notte di ricovero.

Quali incisioni sono necessarie?

A seconda che si tratti di piccole, medie o grandi ginecomastie, le incisioni possono essere effettuate molto piccole sulla parte inferiore dell’areola, oppure, se vi è eccesso di pelle, possono essere fatte tutto intorno all’areola o scendere verticalmente fino al solco sottomammario e lungo la piega inferiore del seno (incisione ad ancora o a T rovesciata). Quasi sempre si associa una liposuzione della regione mammaria. 

L’intervento dura 1-2 ore. Il dolore postoperatorio è molto limitato ed il paziente viene dimesso con una medicazione compressiva.

Per 3-5 giorni il paziente avrà una medicazione compressiva e non dovrà fare sforzi eccessivi.

Non sarà posizionato drenaggio.

Dopo la rimozione della medicazione compressiva verrà posizionata una guaina compressiva per 30 giorni.

Non vi saranno punti da rimuovere perché noi chiudiamo solo con colla chirurgica e cerotti.

Possono esserci sanguinamenti, infezione, cicatrici cheloidee e alterazioni della sensibilità dell’areola e del capezzolo.

A partire dal terzo-quinto giorno si può riprendere a svolgere una vita normale evitando però attività faticose, saune, bagni turchi e l’esposizione al sole. Dopo 20 giorni è possibile riprendere a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva.

Il risultato estetico che si può ottenere è la riduzione o scomparsa dell’eccessivo volume e del rilassamento delle mammelle maschili. Il risultato è visibile già a 30-40 giorni dall’intervento, ma il risultato definitivo si ha a 6-12 mesi. Con questo tipo di intervento il risultato è molto soddisfacente e duraturo, ma il mantenimento nel tempo dipende dallo stile di vita e dall’eventuale aumento e perdite di peso. 

Il trattamento chirurgico della ginecomastia è una procedura chirurgica codificata, che se ben eseguita, da mani esperte, dà in genere ottimi risultati, di grande soddisfazione sia per il paziente che per il chirurgo che la esegue. Questo tipo di intervento deve essere eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel modellamento del seno e in strutture autorizzate. È un intervento chirurgico vero e proprio e le complicanze (sanguinamento, infezione, sieroma) sono rare ma possibili. Se ben trattate si risolvono agevolmente risolte. Per ridurre rischi e complicanze è importante seguire attentamente i consigli e le istruzioni che il chirurgo prescriverà prima e dopo l’intervento. I fumatori dovrebbero ridurre l’uso di sigarette perché il fumo può aumentare il rischio di complicanze e ritardare la guarigione.